Resilienza organizzativa: un nuovo strumento

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Dettagli:

di Andrea Laudadio, Serena Mancuso, Gabriele Giorgi, Francisco Javier Fiz Perez
Università Europea di Roma
Eulab Consulting Srl

In letteratura, attualmente, sono identificabili sette modelli di resilienza organizzativa, sintetizzabili in tre orientamenti.

Il primo considera la resilienza una competenza individuale, incrementata e adattata all’ambiente lavorativo (Workplace Resilience, King e Rothstein, 2010). Il secondo, sostiene che la resilienza sia una capacità che abbraccia realtà individuali e organizzative, in un processo d’influenza (HR System, Cynthia et al., 2011). Nel terzo l’attenzione è sulle caratteristiche proprie delle organizzazioni; il ROR model di Mc Manus (2007) e l’Herringbone Resilience Model di Gibson e Tarrant (2010). Nessuno dei modelli è riuscito a soddisfare l’idea di resilienza organizzativa come fenomeno complesso, in grado di raccogliere sinergicamente in sé la comunità, l’individualità e il contesto della realtà organizzativa;. da qui l’idea di sviluppare un metamodello di sintesi.

La presente ricerca ha esplorato la possibilità di costruire uno strumento di misurazione della resilienza organizzativa che cogliesse la complessità del costrutto.

L’Organizational Resilience Scale (Org-RS) si compone inizialmente di 8 dimensioni (Apertura Mentale, Adattamento, Etica, Resource Management, Apprendimento, Scelta e Decisione, Network e Regolazione) distribuite su 4 aree (Comportamentale, Cognitiva, Emotiva e Contestuale).

Hanno partecipato alla somministrazione pilota 170 soggetti lavoratori, età media 41 anni e 6 mesi. Le somministrazioni sono state effettuate in modalità on-line mediante il software Lime Survey.

L’ultima versione dello strumento, composta da 6 sottoscale, ha un buon indice di attendibilità e una buona coerenza con il modello di riferimento; la forte correlazione tra le variabili componenti ciascuna sottoscala ha portato a ipotizzare la possibilità di ottenere una misura generale di resilienza organizzativa.